CONVEGNI

"Secolo d'Italia", 24 novembre 2006

Convegno a Pisa su Beppe Niccolai

Pisa - Domani pomeriggio a Pisa la Federazione di Alleanza nazionale promuove una iniziativa per ricordare l'on. Beppe Niccolai con una conferenza dal titolo "Un pensiero inquieto. Beppe Niccolai: l'uomo, il pisano, il politico".
Beppe Niccolai è certamente da ascrivere tra i padri nobili della destra, ed il suo pensiero lucido, graffiante e proiettato verso il futuro, è ancora oggi di stretta attualità.
Il presidente Fini ha voluto far pervenire agli organizzatori una lettera in cui ricorda la figura di Niccolai.
Sono previsti gli interventi degli on. Pino Rauti e Adolfo Urso, del responsabile delle pagine culturali del "Secolo" Aldo Di Lello, dello scrittore e giornalista Giano Accame e del prof. Mario Bernardi Guardi.
L'inizio è previsto intorno alle ore 17, la manifestazione si terrà presso il My Hotel Galilei di Pisa (vicino alla Saint Gobain, uscita autostrada A12).

PISA, 25 novembre 2006

"Secolo d'Italia", 2 dicembre 2006

Beppe Niccolai, la politica, l'eresia, l'inquietudine
 

Marco Meucci, Alberico Varoli; Giano Accame, Mario Bernardi Guardi, Aldo Di Lello e Giacomo Mannocci

 

Sono passati diciassette anni dalla morte di Beppe Niccolai, il più “eretico” tra gli storici dirigenti del Movimento Sociale Italiano, ma il suo ricordo, il suo impegno politico e culturale sono ancora vivi e rappresentano anche oggi uno stimolo per la Destra italiana.

Per ricordarne la figura, si è svolto a Pisa nei giorni scorsi un convegno, promosso dalla federazione provinciale di AN, a cui hanno partecipato Aldo Di Lello, Giano Accame, Mario Bernardi Guardi e Adolfo Urso.

Per la prima volta Beppe Niccolai -pisano d’oltr'Arno come gli piaceva spesso definirsi- è stato ricordato nella sua città, in quella Pisa che lo vide dal 1951 al 1980 Consigliere comunale del MSI, per oltre dodici Consigliere provinciale e che per due legislature rappresentò alla Camera dei Deputati.

A Pisa continua ad essere ricordato per il suo giornale, "il machiavelli", una pubblicazione polemica tipicamente toscana, immersa nelle vicende umane della città, provinciale per una scelta deliberata al tempo stesso modesta e assai intelligente. A trattare i grandi temi sono quasi tutti buoni, mentre occorre la genialità particolare di Beppe Niccolai nel rendere personaggi gli avversai politici che si incontrano al bar o in consiglio comunale; amava beffarsene per la gioia dei camerati, quasi sempre gente umile ed umiliata nella sua fedeltà dallo spettacolo dei notabili voltagabbana per un bisogno di continuare a stare con le mani in pasta.

Proprio per richiamare alla memoria lo stretto legame che lo ha unito alla sua città, la circoscrizione 1 del Comune di Pisa ha chiesto al Sindaco Fontanelli di intitolargli al più presto una via o una piazza cittadina.  

Al convegno -moderato da Giacomo Mannocci, dirigente nazionale di Azione Giovani- Gianfranco Fini ha inviato una lunga lettera in cui definisce Niccolai «una delle colonne del Movimento sociale italiano nei lunghi anni in cui esso ha rappresentato -spesso anche da solo- l’unica alternativa ad un comunismo che, forte del sostegno della Russia sovietica- pareva destinato alla conquista del mondo». Aggiunge poi Fini: «Durante le campagne elettorali, Niccolai ha battuto per anni e anni, con una costanza davvero non consueta, le piazze spesso difficili della Toscana, sfidando le contestazioni, talvolta violente oppure l’amarezza di dover parlare solo davanti a pochi fedelissimi in luoghi dove anche assistere dalla finestra di casa ad un comizio del MSI appariva pericoloso».

Commosso anche il ricordo di Pino Rauti, letto da Alberico Varoli: «Niccolai è stato un esempio vivente e coerente di una militanza politica sempre collegata alla cultura, alla storia, al culto delle radici. Ci ha insegnato -continua Rauti- a stare in piedi con dignità, con le mani pulite e guardando in alto alle stelle di Ezra Pound».

Nel suo intervento Adolfo Urso ha invece sottolineato quanto la sua generazione sia stata segnata da Beppe Niccolai: «dal suo esempio, dal suo messaggio, dal calore delle sue parole e dalla forza dei suoi gesti. Dall'inquietudine che lo faceva soffrire, dall'ansia di verità che lo muoveva, dalla ricerca e dalla passione che metteva in ogni analisi, in ogni proposta, in tutto quel che faceva».

Nei loro interventi, Accame, Di Lello e Bernardi hanno ribadito -non senza rinunciare al gusto della polemica- quanto manchi alla nostra epoca, alla nostra comunità politica l’eresia, l’inquietudine di un Beppe Niccolai, di persone come lui capaci di visioni fulminanti, di spiazzamenti e ribaltamenti, di uomini di destra capaci di parlare anche alla sinistra.

 

 Giacomo Mannocci

 

Gianfranco Fini Pino Rauti Adolfo Urso
Giano Accame Aldo Di Lello Mario Bernardi Guardi

"la Nazione", 17/12/2006 (Cronaca di Pisa)

INCONTRI
Ricordo di Niccolai: le figlie ringraziano

Il giorno 25 novembre, è stato ricordato nostro padre, scomparso nel 1989. Il tema dell'incontro era «Il pensiero inquieto: Beppe Niccolai».
Vogliamo pubblicamente ringraziare i promotori dell'iniziativa, le varie personalità intervenute e tutti i partecipanti che hanno espresso il loro riconoscimento per l'azione politica e la figura morale di Beppe Niccolai, un uomo onesto e coraggioso del quale andremo sempre fiere. Abbiamo anche molto apprezzato l'orientamento dato al dibattito, tendente a sottolineare la figura morale di un uomo che ha svolto la sua azione politica in un momento non facile, sempre con grande coerenza.

Uliva e Letizia Niccolai

Ringraziamo Giacomo Mannocci (PI) per il materiale di questa pagina