FRAMMENTI
da "Cuori neri", Sperling & Kupfer editori, Milano 2006
Un aneddoto Luca Telese
E poi, se è vero che l'iniziativa è partita dall'ala rautiana, è anche vero che
i Campi Hobbit non sono un raduno paramilitare sul modello classico degli anni
Cinquanta e Sessanta, né un semplice meeting di partito; piuttosto assomigliano
ad un vero e proprio festival con ambizioni culturali, un frullatore di simboli
diversi, l'atto di nascita di una musica «alternativa», di un teatro
«alternativo» e di recital poetici «alternativi»: è una lunga onda che per la
prima volta travolge il vecchio apparato ideale e simbolico del Movimento
Sociale Italiano, mettendolo in discussione.
l partito-vecchia-storia non ne è propriamente
contento, al punto che gira un aneddoto esemplare sullo stupore di un vecchio
fascista romano come Giulio Caradonna.
Un
giorno arriva Beppe Niccolai e gli fa: «Ma lo sai che in Toscana ci sono
federazioni in cui ammazzano addirittura i galli?»
E Caradonna: «Vabbè, non sarà elegantissimo ma
capisco... sono forme di socializzazione. Non è che casca il
mondo se si fanno un spiedo in sezione».
E
Niccolai, esterrefatto; «Ma che dici, Giulio! Davvero non hai capito? Dove vivi?
Quelli sono riti sacrificali pagani!» Allora Caradonna sbotta: «Ahò, ma siamo impazziti? Questi dovrebbero prendere esempio dalla tradizione della romanità, e invece sognano de diventà barbari come Vercingetorige?
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Luca Telese |