"Secolo d'Italia",
1
aprile
1977
I «mostri» servono al regime per
sopravvivere
Il terrorismo frutto del «sistema»
Beppe Niccolai
Killer, commandos, brigate, terrorismo. Ormai ci si fa l'abitudine. Sono fatti
di tutti i giorni. Che sparino alle gambe o uccidano, fa lo stesso.
Intanto politici, sociologi, storici sono affaticati nel definire la natura
degli Indiani metropolitani. Ora abbiamo anche gli Indiani. Perché? Perché si
dipingono? Cosa è questo gusto dell'orrido? Chi sono? Da dove vengono? Cosa
vogliono? E perché contestano da sinistra? Questo proprio non ce lo dovevano
fare!
Spunta il vocabolo nuovo: diciannovisti. Lo conia Berlinguer. Che significa? Ce
lo spiega Giorgio Bocca: «diciannovismo: stato fluido dell'autoritarismo
nascente, lo stato in cui possono trovarsi nei fasci anche i Pietro Nenni».
Sicché il diciannovismo di cinquantotto anni fa ebbe i suoi Pietro Nenni e può
averli quello del 1977. Complimenti. Ma allora i conti non tornano: il fascismo
può essere dunque anche di sinistra? Pare di si. Lo afferma Lama: «Ciò che
accade è la manifestazione del nuovo fascismo».
Siamo daccapo. Fascismo. Il regime trentennale torna a piangere sugli
sculaccioni che suo padre gli inflisse da bambino.
Ma queste analisi che valore hanno?
Proviamo a ragionare. Come è cresciuta questa «democrazia» che lo stesso Nenni
ha definito «senza popolo»?
Discriminando. Dividendo. Gli uni contro gli altri. Occupati contro i
disoccupati. Nord contro Sud. Sputando sul passato dei padri. Incanagliendo i
figli con il nutrirli di odio. Con la distruzione sistematica della memoria
storica. Senza radici. Senza tradizioni. Senza passato. Tutto da rifare. Tutto
da riempire. Ma si può riempire il vuoto? E con che cosa se non abbiamo più
passato?
Con quali... valori? Con la droga, con la pornografia, con il gusto dell'orrido,
con la violenza, che trasudano: dal cinema, dalla televisione, dai cartelli
pubblicitari, da tutti i muri. E il regime? E Andreotti? E Berlinguer? E
Cossiga? E Agnelli? E Lama? Oligopolio politico. Prepotenza baronale.
Corruzione. Ingovernabilità. Trentacinque governi in trenta anni. 921 giorni di
crisi. Nello stesso periodo in Germania federale: 5 governi.
Da noi tutto a rotoli. Come si rimedia? Come è possibile, in queste condizioni,
chiedere al popolo fiducia, il consenso di restare a reggere le sorti della
Nazione? Presto detto: l'estremismo. Ecco l'alibi. Il regime ha dato vita a dei
mostri. Spaccano, imbrattano tutto. Uccidono. Arrabbiati e incanagliti da quello
che vedono.
Non fa nulla. Anzi. Servono, per restare sulle poltrone.
Il terrorismo? Che cosa è? È il frutto legittimo e naturale del sistema stesso.
Giuseppe Niccolai
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