Volantino, 1972
Ai giovani
Riportiamo un volantino, indirizzato ai giovani, scritto da
Beppe Niccolai in occasione della campagna elettorale del 1972. La copia in
nostro possesso è, forse, servita da «spunto» per altri volantini.
Difatti con una matita sono state "cancellate" la firma di Beppe e la data. Inoltre, sempre a matita, è stato aggiunto un sesto punto:
6) La paura.
Clicca sul volantino per vederlo a grandezza naturale.
CAMERA DEI DEPUTATI
Ai giovani
Norme di comportamento per la campagna elettorale
Non dimenticare che, oggi come non mai, su di Te è puntata l'attenzione di
coloro che, ricchi dei mezzi di persuasione, sono alla ricerca disperata di
pretesti per colpire il MSI.
Ricorda che dal Tuo comportamento giudicheranno il partito. Anche il tuo pur
minimo gesto men che corretto, sarà preso a pretesto per la solita campagna
denigratoria nei confronti del MSI e di quello che rappresenta.
Non dare loro questa opportunità. L'aspettano. Devi deluderli.
Ricorda che l'uomo è tale se alla predicazione, cioè alle parole, è capace di
far seguire i fatti.
Ricorda che sopratutto i comportamenti cosidetti «obbligati», nell'arco della
tua giornata (come ti comporti per strada, i tuoi rapporti con la gente, con gli
avversari), sono indicativi della «personalità» di una Comunità politica come la
nostra.
Non è possibile pretendere di modellare la società italiana a nostra
somiglianza, se non si è poi capaci di controllare noi stessi secondo quelle
regole di vita che vorremmo patrimonio di tutti gli Italiani.
Sii capace di dimostrare, nei tuoi rapporti con la gente, che libertà non
consiste nel molestare, nel manomettere le cose di tutti, di insudiciare e
imbrattare i luoghi di tutti, così come fanno coloro che, sentendosi massa
quindi anonimi, pensano di rimanere impuniti.
Libertà è innanzi tutto educazione. È saper star fra la gente.
Tante volte ti hanno scagliato contro la parola «teppista». Fai in modo di
dimostrare concretamente che sei impegnato, con tutto il tuo coraggio, costi
quello che costi, a che l'Italia non sia travolta, definitivamente, dai teppisti
e dal teppismo morale, civile, politico. Specie e sopratutto contro coloro che,
teppisti nell'anima, si fanno scudo dell'ipocrito perbenismo dei giornali dei
pavidi miliardari italiani, da "la Nazione" a "il Corriere della Sera".
Ricorda che sei impegnato a combattere questi tradizionali «vizi» del nostro
popolo:
1) La mancanza alla parola data.
2) Il servilismo.
3) L'individualismo esasperato.
4) L'abitudine del piccolo inganno e della corruzione.
5) La teoria della «doppia verità», all'interno della mia coscienza con chi mi
pare a me, fuori con i potenti.
[ 6) La paura. ] *
Comportandosi così, potremo, il 7 maggio, dire di avere vinto.
F.to
(on. Giuseppe Niccolai) *
Tip. Pacini Mariotti * Pisa *
Aprile-Maggio 1972 *
* Evidenziate (e
con asterisco) le parti "cancellate"...
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