"Volontà", n. 12, dicembre 1989
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«Ho cambiato il cielo,
ma non l'anima» |
"Beppe Niccolai"
"Volontà"
Alle otto del mattino
del 31 ottobre, a Pisa, si è spento -"Volontà" ha dato notizia brevissima,
ricevuta all'ultimo momento, nel suo precedente numero- Beppe Niccolai. I
funerali si sono svolti nel pomeriggio del 2 novembre nella chiesa pisana di
Santa Cecilia, presenti i massimi dirigenti del MSI-DN e gran numero di amici ed
estimatori che si sono stretti intorno ai famigliari dello scomparso -la signora
Roberta, le figlie Letizia ed Uliva, il fratello, le sorelle, le nipotine- cui
presentiamo, a nome di tutti i lettori di "Volontà" e particolarmente dei NON
herefordiani e hawaiani le più sincere condoglianze.
Beppe Niccolai era nato a Pisa, il 26 novembre 1920. Dal padre, preside di liceo
e successivamente provveditore agli studi, Beppe ereditò l'amore allo studio e
la fedeltà alla parola e all'onore. Soprattutto Beppe ebbe la possibilità di
allargare eccezionalmente le sue basi culturali attingendo nella fornitissima
biblioteca, che era cura e passione particolare del padre.
Laureato in giurisprudenza, Beppe si arruolava subito come volontario chiedendo
e ottenendo destinazione al fronte africano.
Coinvolto nell'eroica e sfortunata ultima fase bellica in Tunisia, Beppe veniva
fatto prigioniero e dopo essere passato attraverso alcuni campi di Tunisia,
Algeria e Marocco veniva consegnato in mano americana e trasferito negli USA.
Non cooperatore di ferro, veniva destinato al campo di Hereford e
successivamente trasferito alle Hawaii da dove rimpatriava nei primi mesi del
1946.
Aderente sin dalla fondazione al MSI, dello stesso Movimento Beppe diveniva
rapidamente uno dei principali punti di riferimento per la Toscana.
Negli anni Cinquanta fondava il quindicinale "Il Machiavelli", periodico
impostato su princìpi di moralizzazione della politica cittadina e
contemporaneamente su un'azione di rafforzamento del fronte degli italiani
contrari alla partitocrazia e agli abusi dei centri di potere.
Per le sue doti di serietà, onestà e preparazione gli elettori nel 1968 lo
designavano alla Camera dei Deputati dove si distingueva soprattutto per le
innate caratteristiche di moralità e onestà (chi scrive ricorda ancora come
Beppe finisse per creare dei seri problemi alla Camera avendo un certo giorno
rifiutato un aumento delle prebende parlamentari, che i colleghi deputati si
erano auto-decretati, non ritenendo tale aumento iniziativa morale nei confronti
del Paese che non navigava certamente in buone acque, anzi).
Beppe veniva rieletto anche nella successiva legislatura, durante la quale
risultava sempre attivissimo nell'affrontare i problemi anche più complessi. Di
particolare rilievo il suo impegno quale membro nelle Commissioni parlamentari
dei Lavori pubblici e della Difesa. Storica, si può veramente ricordare come
tale, la sua relazione di minoranza nella Commissione antimafia che lo scrittore
Leonardo Sciascia, scomparso pure lui in questi giorni, più volte doveva
ricordare come esemplare documento di coraggio e chiarezza, frutto di una
ricerca appassionata e accurata.
Verso la fine degli anni Settanta si doveva invece incrinare il rapporto
strettissimo che egli aveva mantenuto durante parecchi lustri con il capo
storico del MSI, Almirante, per cui Beppe passava all'opposizione da allora
essendo riconosciuto come «l'anima critica del partito».
Uomo tutto d'un pezzo, tra l'altro aveva anche avuto un passato sportivo non
trascurabile essendo arrivato a giocare addirittura nella prima squadra del Pisa
e sino all'ultimo avendo praticato appassionatamente l'attività ciclistica e
motociclistica.
Alla fine dell'agosto scorso la sua forte fibra aveva resistito alla gravita di
una situazione di salute preoccupante. Quando sembrava potesse rimettersi, nella
seconda quindicina di ottobre invece le sue condizioni improvvisamente si
aggravavano e alla fine Beppe non aveva retto.
Con lui se n'è andato un amico, un compagno della brutta avventura di prigionia,
un genuino NON, con lui se n'è andato un vero uomo, un uomo come intendiamo noi,
un uomo dalla morale eccezionale, unica, un uomo che ha scritto pagine che
insegnano a tutti come vivere nel rispetto proprio e degli altri.
Ciao, Beppe!
"Volontà"
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